Dall’omelia del nostro parroco
Don Francesco Gentile
“In questa sacra notte, ascoltando la Parola di Dio, Egli ci istruisce a riconoscerlo come Colui che è sempre un passo avanti a noi. Abbiamo iniziato questa celebrazione con il racconto della Genesi, la storia della creazione, seguita dal salmo che celebra la grandezza dell’opera di Dio. Ma ancora più grande è l’opera della redenzione che Dio compie in noi. Pensiamo ad Abramo, che, con il cuore gonfio di timore, si apprestava a sacrificare il suo unico figlio, ma tornò con la promessa divina di una discendenza sovrabbondante. Così come il popolo di Israele, dopo quattrocento anni di schiavitù, si trovò di fronte al mare con un esercito alle spalle, ma il mare si aprì davanti a loro.
Riflettiamo sulle donne che, di notte, si recarono al sepolcro di Gesù per ungere il suo corpo, ma trovarono un angelo che annunciava loro la sua risurrezione e la missione di diffonderne la notizia. Questa notte è attesa con ansia tutto l’anno, perché ognuno di noi ha la propria pietra che blocca l’ingresso del sepolcro nel cuore.
Fratelli e sorelle, il Signore ci promette che non usciremo da questa notte solo con la pietra rimossa, ma con la consapevolezza di aver sperimentato la vita in Cristo. La morte non è davanti a noi, ma la vita. Spetta a noi scegliere se vivere nella cultura del sepolcro o della resurrezione.
La cultura del sepolcro non offre speranza; la pietra è lì e nulla possiamo fare. Diversamente, la cultura della vita proclama che Dio è vita e che la sua vita trionfa.
Buona Pasqua”



















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