a cura di Caterina Stillitano
La comunità di Isola Capo Rizzuto si è riunita questo pomeriggio in Duomo per celebrare la Santa Messa in suffragio del dott. Cesare Bartoli, venuto a mancare qualche giorno fa a Milano. L’iniziativa è stata promossa dai medici di Isola e da un gruppo di persone che lo hanno conosciuto e stimato, ed è stata organizzata dalla comunità parrocchiale in sinergia con l’amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Vittimberga.

Il Parroco don Francesco ha accolto con piacere l’iniziativa, riconoscendo alla persona del dott. Bartoli, a nome di tutta la comunità, doti non solo professionali, ma umane e cristiane, un generoso benefattore, che ha donato tanto alla nostra cittadina, anche sotto l’aspetto economico, ma soprattutto sotto l’aspetto umano.
Dopo la celebrazione è intervenuta la Sindaca Maria Grazia Vittimberga, che ha espresso parole di ringraziamento per questo grande uomo e medico.
Giunto a Isola quasi 50 anni fa, il dottor Bartoli ha messo a disposizione di numerosi cittadini, in particolare pazienti oncologici, la sua professionalità e competenza, ma soprattutto la sua umanità, maturate nell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, senza mai badare al tempo, al profitto economico, ma cercando di offrire sostegno, speranza e dignità nella cura, anche nei casi più disperati, qualità che gli hanno meritato la cittadinanza onoraria, già all’epoca dell’amministrazione del Sindaco Milone, presente anch’egli alla celebrazione.
Il dott. Carmine Parisi, nel suo commosso intervento, ha ricordato le numerose visite gratuite, iniziate prima nello studio del dott. Puleo e continuate poi nell’ambulatorio dell’Annunziata, e ha spiegato, rifacendosi agli insegnamenti ricevuti durante il tempo della formazione professionale, che il corpo umano “non è un ammasso di cellule, ma un armonico essere, che riproduce l’armonia divina, pertanto toccare il corpo di un paziente, è toccare il Corpo di Cristo, per cui bisogna averne il massimo rispetto“. Il dott. Bartoli, ha ricordato Carmine Parisi, era ben consapevole e sapeva svolgere la sua professione medica alla luce di questo insegnamento.
Non si può dimenticare il bene seminato dal dott. Bartoli nella nostra cittadina che lui ha amato come figlio di Isola e la sua eredità di bontà, solidarietà con i più deboli e amore verso il prossimo va tramandata alle giovani generazioni e mantenuta viva anche con un meritato ricordo visibile. In questi termini ha concluso il suo saluto l’ing. Tommaso Corda, la cui famiglia era legata al dott. Bartoli da una grande amicizia.
L’offerta dell’Eucaristia è per noi cristiani il regalo più bello, la forma di condivisione più alta che possiamo realizzare, per dire grazie al Signore e valorizzare tutti i doni che riceviamo nel corso della vita. La verità di questo grazie, però, sarà cercare di portare nella vita questo luminoso esempio di dignità e carità.
A Cesare Bartoli, autentico maestro di vita, tutta la comunità di Isola sarà eternamente grata.






Lascia un commento